In Quasi un’abitudine, la direzione artistica di Federico Bagnasco ha previsto soluzionisperimentali, come in Se sono solo non ti scrivo (voce e contrabbasso). Tra le cover, Passaggio a livello di Jannacci, che apre l’album col piano di Marco Spiccio, e La notte si mangia le nubi, di Priano & Peirone. Testi di Gianni Priano tornano in Luce che passi sotto, in Tre febbraio e in A bruciarsi i capelli nei libri (dove è bello e struggente ritrovare la voce di Augusto Forin).L’arrangiamento di Matteo Nahum collega Aquellas pequeñas cosas, di Joan Manuel Serrat, alla versione italiana (Un’altra estate) di Gino Paoli, ed è di Marcello Bagnasco la fisarmonica.
A bruciarsi i capelli nei libri
A bruciarsi i capelli nei libri il ragazzo perdeva il suo tempo ma il tempo cos'è? Un temperino che affina la punta di un lapis Lo affina, lo accorcia, lo sfronda... E il ragazzo [...]