Non si illuminerà
per una notte, per due
l’insegna viola del grande amaro
undici lettere in fondo al cielo

Era troppa la luce
e questo buio ci piace:
hanno tagliato i fili giusti
e non è stata gente del posto…

Notte del dieci d’agosto
Tutti pensiamo al Poeta
alla sua giacca abbottonata
alla sua aria immalinconita

Noi qui a pancia in su
dietro il campetto da sette
ad aspettare stelle cadenti
a organizzare i desideri

C’è uno che non si ricorda
il nome di un vecchio tennista
(“Capelli neri a piccole onde,
neozelandese, anni Cinquanta…”)

Uno propone: “Rod Laver?” (Ma no…!)
E tutti pensiamo alle onde:
soffi di luce, colpi di vento,
pettinatrici, pattinatrici…

“Là, là, là, ce n’era una!”
E nessun altro l’ha vista…
Viene da dire: se l’è inventata
però può darsi che sia caduta

E noi qui a pancia in su
dietro il campetto da sette
ad aspettare stelle cadenti
a organizzare i desideri

Testo: Franco Boggero

Franco Boggero: voce
Marco Spiccio: pianoforte
Daviano Rotella: batteria