Nell’estate 1997 ero ad Antigua, l’antica sede del governatore militare della Capitaneria Generale del Guatemala, dichiarata patrimonio UNESCO nel 1979: una tappa fondamentale per chi voglia indagare l’architettura barocca ispano-americana.
La sapevo colpita da grandi terremoti nel corso del ‘700, tanto che – leggevo sulla mia guida – la capitale era stata spostata dalla Corona Spagnola (1776) nel luogo dell’odierna Ciudad de Guatemala.
Il luogo manteneva un fascino enorme, e qua e là – constatavo – era in corso qualche restauro, concepito però come integrale rifacimento. La sistemazione dei ponteggi, in particolare, non mi risultava del tutto a norma.