A Genova, se vado in piazza Bandiera è quasi sempre per un appuntamento (nel senso che, in genere, qualcuno passa di lì a prendermi in macchina).
Non la direi un posto straordinario, ricavata com’è da un piano ottocentesco di risanamento che aveva demolito diverse case medievali. E ridotta com’è a un posteggio, ti accorgi appena della fontana col gruppo di Enea e Anchise: una fontana settecentesca, traslocata qui nel 1873 da piazza Fossatello nel tentativo di dare un senso a questo spazio; e neanche brutta, ma senz’acqua a memoria d’uomo.
Qualche giorno fa, mentre aspettavo qualcuno che non arrivava, lo sguardo mi cadeva sulla fiancata sinistra della chiesa dell’Annunziata dei Minori, che di questa piazza forma uno dei lati, forse il più triste per via del fritto misto di segnaletica stradale e manifesti che lo qualifica. Eppure, da quel poderoso rumore di fondo riusciva ancora a emergere un piccolo portale in pietra: cinquecentesco, scandito da tondi con teste di frati e risalente, direi, alla prima versione della chiesa (1520).
Se non l’avevo mai notato, peggio per me: tento però una giustificazione con queste foto.