Bonhomme
Insomma, ho visto un tipo, un tale, un bonhomme nella più classica delle baracche e si cuoceva due uova, c’era un odore viscerale di uova…
Insomma, ho visto un tipo, un tale, un bonhomme nella più classica delle baracche e si cuoceva due uova, c’era un odore viscerale di uova…
Quando passeggiavo lungo il fiume pensavo a te che destavi lo stupore nel mio viso con un semplice sorriso.
Ma questa notte vivrò, una faccia sarò che ride, voglio godermela, sì, tutta questa felicità. La notte m’inebrierà e tutto sarà scorrevole e in piena luce verrà la mia città con me.
C’è uno che ha messo a bruciare un bel mucchio di foglie, e lo guarda, è là che lo guarda, chissà a cosa pensa con quella camicia di lana.
Indeterminatamente avvolti da un destino “tropicale” che banalità avvalora, qual comune desiderio. Inevitabilmente immersi in questa bolla autunnale rincorrendo il mondo, per timor di solitudine.
Cinzia ama un centravanti di serie D ma che gioca coi calzini tirati giù, e si vorrebbero sposare, ma il padre di lei suggerisce di aspettare ancora un po’.
Tu sei il mio angelo che voli invisibile da me, perché io ricordo che mi hai detto le parole che tu sai. Tu sei la mia musica e il mondo canta quando canti tu, perché è così facile vedere la bellezza intorno a me.
Fermi a un passaggio a livello mi hai parlato di te in un modo che io non conoscevo Piano mi hai sfiorato una mano sussurrato parole dimenticate
Cagnetti avventurosi e cicalanti stanno fuori nella notte, c’è [...]
Una giornata al mare, solo e con mille lire. [...]