C’è uno che ha messo a bruciare
un bel mucchio di foglie, e lo guarda,
è là che lo guarda,
chissà a cosa pensa
con quella camicia di lana.
A istinto direi che non punge
ma tende a formare i pallini,
cos’è che non guardi
col treno già fermo
da quindici, venti minuti…
Ma tu, ma tu, che le cose le sai
(nessuno meglio di te)
sospendi un attimo il passo
che è troppo veloce, almeno per me.
E quei pensieri che scorrono via
tu li diresti piccoli, ma
c’è quella specie di nobiltà
in tante cose inutili.
Ha steso un bucato preciso
al settimo piano la donna
con felpa e fuseau
e adesso rimane un po’ lì,
si accarezza una spalla.
Il portone di sotto si apre,
è una vecchia che esce, richiude,
e scuote la testa
ridendo da sola,
attraversa la strada, scompare…
Ma tu, ma tu…
C’è uno che ha messo a bruciare
un bel mucchio di foglie, e lo guarda,
è là che lo guarda
chissà a cosa pensa…
Testo: Franco Boggero
Musica: Franco Boggero, Michele Cogorno, Marco Spiccio
Franco Boggero: voce
Vera Vittoria Rossa: voce
Michele Cogorno: chitarra
Franco Piccolo: fisarmonica