Land art sul Piota

Percorrendo in discesa, lungo il suo minuscolo asse viario, il borgo medievale di Lerma si finisce, quasi di colpo, sul ciglio della rocca. E da lì, lasciando spaziare lo sguardo, si finisce per individuare, sulla riva del torrente, una serie di grandi disegni fatti con i sassi. Una specie di tranquillo geroglifico che verrebbe voglia di poter interpretare (ma che tutto sommato è anche piacevole così, da guardare e basta).

Di |2023-10-18T16:14:46+02:0018/10/2023|Digressioni|Commenti disabilitati su Land art sul Piota

Porta verde a Morsasco

La porta è affiancata - a destra, sul muro - da una timida scritta che potrebbe indicare la sede di un’associazione, forse di una cooperativa. Ma sopra, l’insegna dipinta a grandi caratteri chiarisce come quella fosse già la Casa del Popolo. E al di sotto trapela un’altra scritta, di analoghe dimensioni, facilmente deducibile (Casa del Fascio).

Di |2023-10-07T21:47:10+02:0007/10/2023|Digressioni|Commenti disabilitati su Porta verde a Morsasco

Mattoidi

Tra i molti testi interessanti di cui un caro amico, Bruno Ciliento, da tempo mi gratifica, ne ripesco uno che forse non avevo considerato con la dovuta attenzione. A meno che, a suo tempo, non l’avessi lasciato da parte proprio perché me ne sentivo in qualche modo coinvolto… (Ma no, non credo.)

Di |2023-10-07T21:42:26+02:0029/08/2023|Digressioni|Commenti disabilitati su Mattoidi

Dimore dell’Alto Monferrato

Passi per Cremolino e l’occhio si sofferma su una bella casa lungo la strada: la classica dimora di fine Otto. C’è infatti la data 1884 sopra la porta d’ingresso, e lungo la facciata un pergolato sorretto da colonnine di ghisa. L’immancabile torretta, e a fianco della casa, su un corpo di fabbrica minore, la statua di un ragazzino pensoso. Siamo - direi - un po’ con De Amicis e un po’ con Gozzano.

Di |2023-08-27T21:03:17+02:0027/08/2023|Digressioni|Commenti disabilitati su Dimore dell’Alto Monferrato

Microsculture monumentali

Che la monumentalità non sia legata a semplici questioni dimensionali, lo sappiamo; ovvero, dovremmo saperlo. È bello però averne, di quando in quando, una sorprendente conferma. Pensavo alle microsculture in carta e colla di Stefano Mosto: figure alte poco più d’un centimetro, essenziali nei volumi ma ben definite nell’atteggiamento e nell’espressione dei rispettivi movimenti.

Di |2023-08-23T15:41:54+02:0023/08/2023|Digressioni|Commenti disabilitati su Microsculture monumentali

Una città fantasma

Nell'entroterra dell'isola di Rodi (che fin dal 1912, con la guerra Italo-Turca, si trovava sotto il dominio italiano), venivano edificate negli anni Trenta le strutture di un'ambiziosa colonia agricola, Campochiaro,

Di |2022-09-06T19:40:29+02:0017/08/2022|Digressioni|Commenti disabilitati su Una città fantasma

Di terza classe

In un momento di pausa dalle nostre recenti fatiche, Piero Boccardo mi ha messo davanti agli occhi un fascicoletto a stampa, Temi di letteratura per gli esami di concorso ai posti di volontariato e di commesso di terza classe negli Uffizii Civici, secondo il Regolamento del 5 Aprile 1872.

Di |2022-09-06T19:41:14+02:0030/05/2022|Digressioni|Commenti disabilitati su Di terza classe

Sul Fiume

Un breve testo ospitato da Gianni Priano sul "Foglio" di Tiglieto, il periodico della biblioteca "Adriano Guerrini". Riprendendo, con variazioni, un discorso già affrontato su questo stesso sito ("Boschi ripali").

Di |2022-05-19T14:28:28+02:0019/05/2022|Digressioni|Commenti disabilitati su Sul Fiume

Superbarocco

« E adesso scegline una.» « Opera ? » « Una sola, fra tutte quelle di Superbarocco. » « Non mi è difficile: il Battesimo di Gesù di Anton Maria Maragliano, la cassa processionale. »

Di |2022-04-12T20:53:47+02:0011/04/2022|Digressioni|Commenti disabilitati su Superbarocco

Vecchie insegne

Girando in bicicletta i paesi dell’Alto Monferrato, incontro vecchie insegne - ottocentesche, o di primo Novecento - dipinte sui muri esterni delle case: per lo più, labili resti. Trattorie, rivendite di pane, qualche barbiere… Rari i casi di un restauro, di una memoria conservata. Ed è sorprendente che a Molare, a due passi dalla piazza principale, resti traccia di una “Trattoria del Popolo” di cui nessuno ricorda più nulla.

Di |2021-09-02T19:02:14+02:0002/09/2021|Digressioni|Commenti disabilitati su Vecchie insegne

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