L’aria che butta il treno
l’aria che butta il treno
fa crescere fiori stupendi nelle stazioni,
vengono su con gran facilità.

Uomo dagli occhi tondi
donna dai forti fianchi
giocate con le mie perplessità,
e intanto il treno vola il tempo va.

Stamattina devo andare giù
in quella lontanissima città,
mi viene una tristezza della vita
con un senso quasi comico di quello che non va.

Stamattina devo andare giù
in quella fetentissima città,
mi viene una tristezza della vita
con un senso quasi comico di quello che non va.

Coppia di pendolari,
gente vestita bene:
“Stasera mi dici che cosa vuoi per cena?
Almeno fai lo sforzo di pensare.”

“E l’aria non è più calda,
ormai non è più calda,
il sole ci scalda ancora ma l’aria è fresca,
al sole sudi e all’ombra il golf non basta.”

Stamattina devo andare giù
in quella fetentissima città,
mi viene una tristezza della vita
con un senso quasi comico di quello che non va.

Uomo con la “Gazzetta”,
fissi lo sguardo nel vuoto,
mento appoggiato alla mano narice impegnata,
l’aria di chi non ha nessuna fretta.

E l’aria che butta il treno
l’aria che butta il treno
l’aria che butta il treno…